Non bisogna avere fretta di terminare il pasto quando si è a tavola perché ci possono essere delle conseguenze negative sulla salute e non solo.
Che si tratti di colazione, pranzo o cena, il tempo che occorre per mangiare è importante e non va sottovalutato. Essere divoratori di cibo può ritorcersi negativamente sulla salute ma anche sull’umore, per questo bisognerebbe prendersi il tempo necessario.
Stando a quanto sostengono gli esperti, bisognerebbe dedicare almeno una mezz’ora per il pasto. Come evidenziato dalla cardiologa Nieca Goldberg, ci sono delle cattive abitudini che portano a mangiare di fretta, ad esempio stare davanti al computer, con il cellulare o mentre si lavora.
Invece la cosa più sana sarebbe quella di sedersi in un luogo preposto e staccare da tutti gli altri impegni per mangiare piano e soprattutto, gustare quello che c’è nel piatto. Ci saranno molti benefici per il corpo ma scopriremo che mangiare al giusto ritmo può migliorare anche diversi aspetti oltre a quello della salute.
Prima di scoprire l’importanza del giusto tempo per i pasti giornalieri, vediamo quali sono i consigli che possiamo adottare. Innanzitutto bisogna masticare con calma ogni boccone senza ingozzarsi, facendolo in un luogo preposto e non mentre facciamo altro.
Per aiutarci a non correre possiamo appoggiare le posate fra un boccone e l’altro oppure fare un lungo respiro. Il cibo fra l’altro, può essere spezzettato per fare bocconi piccoli, agevolando così la deglutizione e la digestione.
Infine, si dice che durante un pasto sarebbe meglio non bere per non riempire lo stomaco, in realtà fra una portata e l’altra possiamo bere sia per allungare i tempi che per non intopparci di cibo.
Qualsiasi sia il consiglio che vogliamo adottare, l’importante è allungare i tempi e farlo è davvero semplice. Sembra un gesto da poco, invece è importante per migliorare la nostra salute e la nostra esperienza quando ci sediamo a tavola. Vediamo altrimenti quali sono i rischi a cui andiamo incontro.
Mangiare di corsa porta a ingrassare, servono infatti 20 minuti prima che il sentore di sazietà passi dallo stomaco al cervello. Mangiare velocemente significa introdurre un numero di calorie maggiore del necessario, l’ideale quindi sarebbe mangiare un boccone ogni 30 secondi.
La digestione inizia dalla bocca quindi masticare bene e con calma fa partire un sistema digestivo migliore, che parte già da quando la saliva si amalgama con il cibo.
Alcuni studi hanno dimostrato che se la velocità con cui mangiamo è troppa, possiamo sviluppare la sindrome metabolica, in cui si innalzano i trigliceridi, il colesterolo e la pressione, ovviamente mentre accumuliamo chili di troppo.
Ci sono poi conseguenze di altro tipo se mangiamo velocemente, come un segnale negativo che parte dall’intestino e arriva al nostro cervello. Questo porterà a disturbi dell’umore, soprattutto perché l’intestino produce la serotonina (ormone del buonumore) e se avverte che sta incamerando troppo cibo in poco tempo, il disagio sarà evidente.
Infine segnaliamo la sonnolenza, data da una digestione maggiormente difficoltosa in caso di pasto troppo veloce.
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