Le famose 100 lire con la Dea Minerva, le ultime in uso prima dell’entrata dell’euro, oggi hanno un bel valore e se le possiedi sei ricco.
Sono relativamente nuove rispetto alle monete antiche che gli appassionati di numismatica cercano di solito, ma oggi possono valere una vera fortuna e arrivare fino a 3.000 euro. Attenzione, però solo alcuni i pezzi di valore.
Le famose 100 lire che raffigurano la Dea Minerva sono state prodotte per la prima volta negli anni Cinquanta. Su un lato c’è l’immagine della Dea della Saggezza a figura intera, dall’altro il volto. Oggi in questo articolo parliamo di questa moneta perché sebbene ci sembri diversa dalle classiche che i collezionisti cercano, è invece abbastanza di valore e nel tempo questo è aumentato.
È bene precisare però che solo quelle più antiche hanno un costo alto, in particolare quelle coniate nel 1954. All’epoca dell’introduzione questa tipologia di 100 lire era molto comune e ampiamente usata nel nostro Paese per piccole transazioni di tutti i giorni. Con il passare del tempo però è diventata rara e quindi i collezionisti e gli appassionati da tutto il mondo la cercano.
Questa moneta è un oggetto da collezione e la rarità ma anche il significato storico che possiede, sono fattori che contribuiscono al suo fascino, oltre alla bella e significativa immagine che porta nella parte frontale.
Pezzo affascinante del patrimonio italiano, oggi alcuni esemplari valgono parecchio.
Oggi il valore delle 100 lire con la Dea Minerva cambia in funzione della rarità e dello stato di conservazione in cui si trova. Quelle in ottime condizioni raggiungono diverse migliaia di euro e quelle in condizioni discrete, qualche centinaio. Tuttavia in questo articolo ci soffermiamo su un particolare anno di coniazione delle 100 lire, ovvero quelle del 1954.
Paradossalmente le “100 lire Minerva” erano così diffuse che quasi tutte sono andate perse o danneggiate, questo aumenta ancora di più la rarità. Introdotte in un periodo di grande cambiamento in Italia dal punto di vista economico e politico (la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale, il passaggio da una società agricola a una sviluppata sulle industrie) oggi sono un pezzo di storia da non sottovalutare e che se prodotte nell’anno che abbiamo indicato poco fa, arrivano a 3.000 euro di valore.
Continuando il cenno storico del pezzo, l’immagine raffigura proprio la volontà dell’Italia di reagire alle sofferenze della guerra, di sviluppare resilienza e di mostrare la propria determinazione. Nel tempo la moneta è stata apprezzata anche per altre qualità, come la bellezza estetica e l’abilità artigianale con cui è stata creata.
I dettagli con cui la Dea viene rappresentata sono di incredibile precisione, una vera e propria opera d’arte in dimensioni tascabili, a cui gli italiano forse non hanno mai prestato attenzione come si deve.
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