La meravigliosa sfilata di Max Mara alla Fashion Week di Milano ha lasciato tutti a bocca aperta.
La collezione Primavera Estate della famosa Maison si sviluppa fra lusso e vita lavorativa di tutti i giorni, offrendo soluzioni comode e fashion per la vita di tutti i giorni. Il brand ha aperto la seconda giornata dell’evento con una collezione che non ha perso i tratti stilistici ma ha tenuto in considerazione anche l’universo workwear.
La nuova collezione Primavera Estate di Max Mara alla Milano Fashion Week
Denim e cuoio, questi i materiali principali della sfilata con cui Max Mara ha presentato a Milano la nuova collezione Primavera Estate 2024, aprendo la seconda giornata dell’evento.
Texture leggere la fanno da padrone, insieme a dettagli utili come tante tasche. Come colori dominanti abbiamo il blu, l’ecrù e le sfumature di pastello. Uno stile semplice e molto leggero quello del marchio, che ha mostrato un guardaroba sofisticato ma non troppo, ideale per lo stile comodo ma allo stesso tempo ricercato.
Fra trench stretti in vita da cinture in pelle naturale, grandi tute, abiti in chiffon e jumpsuit da abbinare a camice oversize, Max Mara disegna una donna forte, determinata e sicura di sé. L’estetica della nuova collezione si sviluppa su silhouette misurate, grandi tasche, cuciture rinforzate e tanto colore.
La palette rispecchia la bella stagione e quindi abbiamo tonalità vibranti che spaziano dal rosa acceso, alla gamma dei verdi e degli azzurri, senza dimenticare i colori della terra. Grandi protagonisti anche i neutri come il grigio e il color sabbia, utilizzati in particolare su shorts molto corti e vestiti dove si intravede la schiena.
Gli accessori non mancano: mini borse a tracolla, bauletti, tote bag con manici rinforzati e sandali con tacco bold, ideali per ogni momento della giornata.
In chiusura si assiste a una serie di look minimalisti in bianco e nero, a conferma dell’idea di lusso semplice che il brand porta avanti da sempre.
L’ispirazione di Max Mara
Fra installazioni di alberi e vegetazione a ritrarre la donna in un classico contesto urbano dove magari, percorre un sentiero per recarsi a lavoro, le modelle hanno indossato abiti ispirati proprio a una donna che dell’amore per la botanica ha fatto il suo segno distintivo.
Parliamo dell’intellettuale britannica degli anni Trenta e Quaranta, Vita Sackeville-West, che ha scritto diversi testi incentrati su questo argomento. In effetti, Max Mara ha anche inserito scenografie con stampe floreali realizzate proprio sulla base del suo celebre giardino di Sissinghurst, che circonda l’omonimo castello nel Kent.
Ma il tema principale che il marchio ha voluto portare in passerella è quello delle donne lavoratrici e anche in questo senso c’entra l’intellettuale e giornalista britannica, che nel 1944 scrisse “Women’s Land Army”, omaggio alle donne inglesi di ogni ceto e classe sociale che in quegli anni si riunirono per lavorare la terra e portare nutrimento al Paese.