Fratelli d’Italia ha proposto un bonus chiamato reddito d’infanzia, ovvero un contributo di 400 euro al mese per i primi 6 anni di ogni figlio a carico.
Il provvedimento è solo un’idea al momento, concepita come una soluzione per incentivare la natalità che in Italia non solo si concentra su fasce d’età sempre più alte ma è in forte calo a causa di vari problemi come, in primis, l’instabilità economica.
Bonus per i figli a carico
L’Italia è caratterizzata da un po’ di tempo dal cosiddetto inverno demografico: non si fanno più figli o comunque le donne, decidono di intraprendere la gravidanza in età sempre più avanzata e questo comporta che la maggior parte dei nuclei sono a unico figlio.
Il problema affligge il nostro Paese da tempo e si sta facendo più forte soprattutto con la crisi in atto su diversi fronti, data da problemi nazionali e non, come il conflitto in Ucraina. Una reazione a catena che si abbatte sul più debole, il cittadino, che sormontato da tanti problemi nella vita di tutti i giorni, non desidera un membro in più all’interno della famiglia, a cui badare.
Fratelli d’Italia però ha deciso di fare qualcosa di concreto per aiutare chi vuole avere figli, o meglio, per ora è solo una proposta ma potrebbe diventare presto realtà. Parliamo di un bonus chiamato reddito d’infanzia e il nome è tutto un programma.
Consiste in una rivoluzione del welfare che ha l’obiettivo di sostenere la natalità in Italia, la genitorialità e l’occupazione della donna. Le misure proposte dal partito di Giorgia Meloni si inseriscono nel contesto della Manovra 2024, che attualmente è in fase di elaborazione.
I cambiamenti
La proposta introduce diversi cambiamenti, fra cui aiuti economici alle famiglie ma anche migliorie strutturali per gli asili nido. L’attenzione però è proprio per il contributo economico della proposta, infatti si parla di reddito di infanzia e assegno di gioventù.
Il primo prevede un aiuto di 400 euro mensili ai nuclei familiari per i primi 6 anni di ogni figlio a carico. L’aiuto è pensato per le famiglie con reddito inferiore a 90mial euro annui ed è cumulabile con l’assegno unico universale. Aumenta se c’è un figlio – o più di uno – disabile o se il genitore è uno solo.
L’assegno di gioventù invece riguarda i figli di 7 a ai 25 anni che sono iscritti a istituti di istruzione. Questo secondo contributo è di 250 euro al mese ed è anch’esso riservato alle famiglie con reddito inferiore ai 90mila euro.
L’insieme delle proposte di Fratelli d’Italia ha un costo non indifferente, si parla infatti di un totale di 85mila euro e tutti si domandano da dove arriveranno questi fondi. Pare che provengano dall’Assegno unico, con un budget residuo stimato in almeno 1 miliardo di euro.