La Pietà di Michelangelo, famosissima opera della fine del Cinquecento che si trova a Roma, cela un segreto che in realtà è sotto agli occhi di tutti.
Si tratta forse dell’opera più importante di Michelangelo Buonarroti, conosciuta come la Pietà Vaticana perché appunto è conservata nella Basilica di San Pietro. La grandezza non è imponente come altre opere – vedi ad esempio il Mosè – però, forse anche per la posizione strategica sopraelevata, è davvero uno spettacolo ammirato da milioni di visitatori che provengono da tutto il mondo. Anche il soggetto sacro e umano di una madre che piange il proprio figlio è motivo di silenziosa ammirazione, ma qual’è il segreto che cela questa opera stupenda?
Entrare all’interno della Basilica di San Pietro a Roma è una grande emozione. La suggestiva struttura accoglie i visitatori provenienti da tutto il mondo, in una navata imponente circondata da opere pittoriche, architettoniche e scultoree.
Ogni angolo della Chiesa è un omaggio all’arte ma costituisce anche un arricchimento culturale molto importante. C’è un punto in particolare che crea sempre una grande folla intorno a sé, dove si trova la Pietà di Michelangelo. Il soggetto è quello della Madonna che si raccoglie in un momento di tristezza cullando il corpo del figlio morto. Il maestro Buonarroti si è dedicato in almeno tre occasioni a rappresentare questo tema.
Abbiamo infatti la Pietà Rondanini a Milano, la Pietà Bandini a Firenze e poi questa a Roma, decisamente la più nota e suggestiva.
La Pietà Vaticana è stata realizzata da Michelangelo quando aveva poco più di 20 anni ma era già uno scultore famoso e apprezzato per le sue eccezionali doti di precisione e la cura nei dettagli. Questa fu la prima opera scultorea che realizzò nella capitale ma oggi vi sveliamo un segreto che è in realtà sotto gli occhi di tutti coloro che si soffermano ad ammirare la statua.
Michelangelo ha firmato la Pietà Vaticana e questo dettaglio non è presente in nessun’altra sua scultura. Se si osserva la fascia che Maria porta sulla vesta, si nota una scritta in latino. Questa è visibile nonostante il monumento si trovi in posizione sopraelevata rispetto ai chi guarda, e cita: “Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti”.
La Pietà fu commissionata da un cardinale e si pensa che fosse destinata al monumento funebre del committente però la bellezza era tale che si decise per una collocazione diversa, appunto all’interno della Basilica, in un luogo ben visibile. Prima venne messa nella Sacrestia mentre oggi è nell’ambiente principale della struttura.
Nonostante la freddezza di un materiale come il marmo, Michelangelo è riuscito a donare forme morbide a una madre che sembra cullare il figlio. L’opera – così preziosa che oggi c’è una vetrata a proteggerla – è tenera e coinvolgente, si intravede inoltre la sofferenza di Maria, raffigurata con un volto giovanile.
Il valore è dato anche dalla firma del maestro, che solo qui l’ha apposta perché si dice che avesse sentito che alcuni la attribuivano ad altri. Quindi, si dice che una sera abbia preso lo scalpello per incidere il suo nome, così che nessuno potesse più mettere in discussione l’autentica origine della statua.
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