Un video ha mostrato centinaia e centinaia di chiavette USB cementate nei muri del mondo. Ma da che cosa deriva questa scelta così curiosa e originale? Scopriamolo insieme.
Alle volte si verificano dei fatti curiosi che in un primo momento ci lasciano senza parole. Tutto questo si è verificato qualche anno fa a New York quando ha cominciato a diffondersi quello che è stato definito come progetto Dead Drops. Cerchiamo di capire su che cosa si basa questo progetto americano e soprattutto per quale motivo centinaia di chiavette USB sono state cementate nei muri del mondo.
Progetto Dead Drops: ecco di che cosa si tratta?
Da un po’ di tempo a questa parte la nostra società ha scelto di intraprendere un viaggio che si basa sulla tecnologia, l’informatica e soprattutto l’innovazione scientifica. Proprio per questo motivo ci sono meno difficoltà nella comunicazione rispetto a quanto accadeva anni fa poiché le barriere spazio-temporali sono venute a ridursi.
Ogni giorno vengono quindi supportate nuove iniziative che, in alcuni casi, possano risultare originali ed estremamente creative. Un’iniziativa simile si è verificata nel 2010 a New York ma, ancora oggi, sembra essere particolarmente in voga tanto da essersi diffusa in tutto il mondo.
Ci riferiamo ovviamente al progetto noto come Dead Drops. Si tratta della volontà di creare una rete di condivisione generalizzata e offline alla quale si potrà accedere nello spazio pubblico. Tutto questo è nato da un’idea di Aram Bartholl, un artista che da diverso tempo vive a Berlino e che per l’appunto vuole offrire delle metodiche alternative ad Internet per ridurre le barriere fra i vari Stati mondiali.
Centinaia di chiavette USB nei muri del mondo
Il progetto di questo grande artista vede l’installazione di moltissime chiavette USB all’interno di strutture pubbliche come marciapiedi, muri o palazzi delle varie città. Segue poi una caccia al tesoro dove, per l’appunto, gli altri utenti verranno guidati fino al luogo in cui è stata depositata la chiavetta USB prescelta.
Ovviamente questa dovrà essere cementata in modo che tutti potranno utilizzarla senza portarla via, visionare i file presenti e al tempo stesso lasciarne di nuovi. Con il passare del tempo questa iniziativa si è diffusa in tutti gli Stati del mondo ed esiste una vera e propria piantina per rintracciare i luoghi in cui sono state installate le chiavette USB.
Per quale motivo sono state installate queste chiavette USB?
Come detto prima, l’intento principale è quello di fornire un metodo per apprendere nuovi contenuti che non si allacci a Internet ma che, in qualche modo, possa essere utilizzato da tutti in ogni momento. Si è quindi optato per installare queste chiavette nei muri più importanti delle grandi città, fra cui ad esempio a Roma.
Purtroppo, nonostante il cemento a presa rapida, alcune di queste chiavette risultano scomparse e sparite, motivo per cui si stanno cercando i posti in cui poter recuperare questo prezioso reperto. Sembra che nell’ultimo periodo 8 nuove chiavette siano state posizionate a Milano mentre per quanto riguarda l’Italia, in totale, dovrebbero essercene più di 80.